Distributori automatici di caffè in Italia: 60 anni di storia.

Seconda parte

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La storia della distribuzione automatica, che tanto ci appassiona, è ricca di persone, di fatti ed invenzioni ingegnose che vogliamo approfondire in questo secondo capitolo. Immergiamoci nel percorso storico che ha portato alla nascita e alla diffusione dei distributori automatici di caffè in Italia.

I pionieri della distribuzione automatica.

Nel precedente articolo abbiamo potuto ammirare la brillante intuizione del greco Erone di Alessandria per regolamentare l’accesso alla fonte sacra di un tempio, per poi passare a William Henry Fruen che a Minneapolis il 16 dicembre 1884 depositò il brevetto per il primo distributore automatico di acqua. Ma cosa è successo nel periodo di tempo intercorso?

Si è forse persa l’idea della vendita automatica? Niente affatto, ma per arrivare ai distributori automatici di caffè ci volle tempo, perché inventori e imprenditori si concentrarono principalmente su altre merci.
E così che nel 1822 possiamo incontrare un venditore di libri inglese, Richard Carlile, il quale inventò la prima vending machine che distribuiva giornali. Nel 1867 troviamo Simeon Denham che brevettò una macchina automatica che erogava francobolli.

Percival Everett introdusse una versione “moderna” della vending machine. All’inizio permetteva l’acquisto di cartoline, ma dopo il successo che portò le sue macchine negli uffici postali e nelle stazioni, le macchine vennero adattate per offrire anche il necessario per una lettera: carta da lettera e busta.

Sul finire del secolo vennero progettate anche macchine che distribuivano prodotti commestibili, come la Tutti-Frutti che nel 1888 colonizzò le stazioni della metropolitana di New York, o le quindicimila vending machine della ditta tedesca Stollwerck che erogavano il loro delizioso cioccolato.

Con un meccanismo simile, innescato dal peso di una monetina inserita nell’apposito canale, funzionava quello che è noto come il primo distributore automatico della storia, brevettato il 16 dicembre 1884 da William Henry Fruen.
storia del vending distributori automatici

Distributori automatici caffè: la storia del vending italiano.

I distributori automatici di bevande in Italia.

Per la diffusione dei distributori automatici di bevande bisogna aspettare i primi del ‘900. Una spinta importante venne dalle vending machine di bottiglie della famosa Coca-Cola, mentre la produzione dei primi distributori automatici di caffè avvenne nel 1946 (quattro anni prima dei distributori refrigerati di sandwich).

Come abbiamo visto nel precedente articolo, in Italia i distributori automatici di caffè nascono nel 1963, la storia di queste sorprendenti cui siamo ormai affezionati e abituati procede con un grande balzo avanti, grazie alla Faema che realizza il primo distributore di caffè espresso. Una macchina di successo in grado di macinare i chicchi di caffè e di produrre un’infusione sul momento.

Questa invenzione segna una tappa fondamentale nella storia del vending, la pietra miliare dei distributori automatici di caffè in grado di produrre un espresso di alta qualità.

Nel 1968 l’italiana Zanussi (allora un colosso mondiale con una produzione diversificata nel mercato elettrodomestici) decide di lanciare una gamma di macchine automatiche e dispenser caffè rilevando l’azienda bergamasca IMD per rafforzare la propria presenza nel settore della distribuzione automatica. Dalla IMD Zanussi nasce il glorioso marchio Necta, a cui dedicheremo la terza parte della Storia del Vending in Italia.

Altro importante contributo al settore vending arriva dalla Ducale: il 1987 è l’anno del debutto della gamma di distributori automatici da 700 bicchieri, dotati di gruppo caffè idraulico, macinadosatore monodose, doppia caldaia, telaio autoportante apribile anche lateralmente e gruppo frigorifero con banco di ghiaccio. Nel 1990 invece viene presentato, sempre da Ducale, il primo distributore automatico completamente elettronico e comandato da microprocessore.

La storia continua, tra evoluzione e innovazione, fino ad arrivare agli attuali distributori automatici: affidabili, funzionali, eco friendly, dotati di touch screen, interconnessi e in grado di essere controllati da remoto.

Gli estimatori avranno sempre diritto di considerare come punto di riferimento il caffè espresso consumato al bar, realizzato con una macchina da caffè tradizionale e gustato dalla classica tazzina come un rito, nonostante ciò, il segmento del vending negli anni ha accorciato di molto le distanze in termini di qualità, ha reso il caffè economicamente accessibile a tutti, e senza limiti di tempo con la distribuzione h24.

I distributori automatici oggi.

Oggi l’Italia è il Paese europeo col maggior numero di distributori automatici installati, ce n’è uno ogni 73 abitanti contro una media Ue di 1 ogni 190 e il parco macchine cresce in media di circa 12 mila macchine/anno (dati rilevati nel 2018).

Tra uffici e luoghi pubblici gli studi di settore contano oltre 830 mila vending machine presenti in tutto lo stivale, per un giro d’affari che sfiora i 4 miliardi di euro annui e oltre 12 miliardi di consumazioni complessive che tengono conto di cibi, bevande e caffè porzionato (capsule e cialde).

Questi dati ci danno la misura di quanto ormai le vending machine sono entrate a far parte della nostra quotidianità. Difficilmente potremmo stupirvi raccontando di quali bizzarri prodotti vengono venduti anche da distributori automatici: dai distributori automatici di auto per test drive in Cina fino a una vending machine di lingotti d’oro della tedesca Gold to go, disponibile persino all’aeroporto di Orio al Serio.

Anche i metodi di pagamento si sono adattati a questi tempi digitali: ne abbiamo fatta di strada dal dover contare le monete precise perché il distributore non dava resto, oggi accettano monete, banconote, carte di credito, chiavette e smartphone con tecnologia NFC. Infatti le vending machine di ultima generazione accettano pagamenti smart tramite app come Breasy, l’app ideata da Newis.

La novità del vending è un vero tocco da Maestro.

La storia dei distributori automatici continuerà e porterà innovazioni che al momento non possiamo neanche immaginarci, di questo siamo sicuri: perché la distribuzione automatica è un mezzo molto flessibile (come dimostrato) per soddisfare i variegati bisogni umani.

Ma parlando dello stato attuale delle cose, e più precisamente dello stato dell’arte dei distributori automatici di caffè, in questo particolare periodo storico esiste una macchina automatica degna di nota, per innovazioni stilistiche e tecnologiche in grado di influenzare il mercato di riferimento.

Si tratta di Maestro Touch ed è il top di gamma di Necta, azienda leader mondiale del settore vending.
Maestro Touch si presenta in un elegante cabinet grigio dalla porta nera e con un touch-screen tutto vetro, con uno schermo industriale 24’’ LCD, offre anche la possibilità di consultare le informazioni nutrizionali delle varie bevande. Ma i suoi punti di forza non riguardano solo l’estetica quanto la qualità della performance e la personalizzazione dell’offerta.

La programmazione di questo distributore automatico di caffè rimane facile e flessibile grazie a un’interfaccia di tipo browser e all’inserimento di dati praticamente immediato grazie alla funzione drag&drop.

I vantaggi per gestori e clienti finali.

Essendo un distributore automatico top di gamma, è naturale che Maestro Touch come tutti i distributori dotati di altrettante innovazioni, porti con sé numerosi vantaggi sia per gli operatori vending sia per gli utenti finali.

Questi ultimi infatti:

  • Hanno accesso a molteplici modalità di pagamento in totale sicurezza.
  • Possono individuare il distributore automatico con la coda più veloce e ordinare la propria bevanda attraverso un’app dedicata.
  • Sono in grado di personalizzare le bevande assecondando fino in fondo i propri gusti e le esigenze pratiche. Ad esempio è possibile selezionare una bevanda extra large con un comodo tappo (dotato di beccuccio) per il consumo da passeggio.

Per i gestori i vantaggi toccano sia l’ambito economico sia quello organizzativo:

  • La fidelizzazione del cliente finale garantisce maggiore sicurezza al business e porta in conclusione a un sereno guadagno economico.
  • I servizi di telemetria supportati agevolano la gestione, anche da remoto in combinazione con altri distributori automatici dotati della stessa tecnologia cloud.

Noi di Torino Vending da anni scegliamo solo il meglio per i nostri partner, e per questo ci affidiamo con sicurezza ai prodotti Necta, un marchio che ha saputo produrre una macchina innovativa come Maestro Touch, degna della bella storia che i distributori automatici di caffè hanno alle loro spalle e ben augurante per il futuro.

Nell’immagine sotto, un esempio di locazione “area break” in ufficio con l’accoppiata Necta Maestro (bevande calde) e Necta Concerto (snack), una  innovativa e tecnologica combinazione di distributori automatici.
Necta Maestro e Orchestra in uuna locazione

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