I distributori automatici in Italia: oltre 60 anni di storia.

Prima parte

Indice dei contenuti

Occupandoci di distribuzione automatica e del settore vending dal 2006, noi di Torino Vending abbiamo pensato che la storia dei distributori automatici in Italia potesse appassionare, o quantomeno incuriosire, oltre a noi anche partner, fornitori e semplici curiosi. Quindi di seguito ripercorriamo insieme i momenti salienti che hanno caratterizzato la diffusione del vending in Italia fino ad arrivare ai trend del prossimo futuro. Buon viaggio!

Radici e origini antiche dei distributori automatici.

La storia dei distributori automatici in Italia inizia all’incirca negli anni ’60, ma prima avevano già fatto capolino nell’arco della storia dei lontani antenati delle nostre vending machine.
Secondo alcune fonti storiche un matematico e inventore greco, Erone di Alessandria, circa duemila anni fa aveva inventato un marchingegno che con un sistema di leve erogava l’acqua sacra di un tempio previo pagamento.

Con un meccanismo simile, innescato dal peso di una monetina inserita nell’apposito canale, funzionava quello che è noto come il primo distributore automatico della storia, brevettato il 16 dicembre 1884 da William Henry Fruen.
storia del vending distributori automatici

Distributori automatici caffè: la storia del vending italiano.

L’arrivo dei distributori automatici in Italia.

L’arrivo dei distributori automatici in Italia deriva dall’onda lunga del successo dei prodotti americani nel secondo dopoguerra, la Coca Cola su tutti. Seguendo un modello di business già attivo negli Stati Uniti si puntò alla distribuzione automatica di bevande fresche e a Milano, nel 1953 vennero installate i primi dieci distributori automatici del Paese.
Alcuni imprenditori italiani intuiscono le potenzialità di questo business e decidono di investire, una scelta lungimirante se si pensa che al giorno odierno il 70% dei macchinari vending prodotti in Italia vengono esportati in Europa e nel mondo come eccellenza del Made in Italy. Grazie a questi previdenti investimenti nel 1961 nasce il primo distributore oleodinamico (cioè funzionante grazie alla pressione di un olio) completamente costruito in Italia.

1963: la prima pausa caffè.

Si sa che una delle grandi passioni del nostro popolo è il buon caffè, quindi non stupisce che una pietra miliare del nostro viaggio sia il 1963: il settore della distribuzione automatica compie un balzo in avanti grazie all’innovazione tecnologica che consente di erogare anche bevande calde. Nasce la prima macchina per la somministrazione di caffè espresso in cambio di una moneta da 50 lire.

La pausa caffè si trasforma in un vero break nel 1968 quando l’idea vincente dei distributori automatici viene applicata anche a un prototipo in grado di erogare nuovi prodotti, cioè snack e merendine.

La regolamentazione e le prime crisi.

L’ascesa vertiginosa iniziata nel periodo del Boom economico porta al bisogno della creazione di una associazione di categoria: nasce così nel 1968 l’Associazione Nazionale Italiana Distributori Automatici (ANIDA) con lo scopo di regolamentare il mercato e difendere non solo i produttori di questa categoria, ma anche i nuovi consumatori.

Lotte sindacali e la crisi petrolifera del 1973 si intersecano a creare il primo periodo di crisi mai affrontato da questo settore. Ma l’associazionismo si rivela una scelta azzeccata e grazie alla cooperazione degli stakeholder la crisi viene superata.

Anche gli anni ’80 presentano al settore diverse difficoltà, come una sentenza della Cassazione che proibiva l’uso di latte in polvere nei distributori automatici bevande (sentenza poi ribaltata), ma negli anni 90 le cose cambiano: il distributore automatico si è ormai guadagnato una propria identità agli occhi dei consumatori italiani conquistati anche da una qualità dei prodotti, e soprattutto del caffè, esponenzialmente migliorata nel tempo grazie alle rifiniture della tecnica.

Gli anni 2000: l’euro e la Carta dei Servizi.

Con gli anni 2000 si avvicina una nuova problematica per i distributori automatici italiani, questa volta di natura fisica: il changeover, la conversione dalla lira all’euro che implicava un nuovo settaggio per tutte le vending machine del territorio italiano. Nel 2005 invece viene edita la Carta dei Servizi per chiarire la posizione delle aziende di distribuzione automatica nei confronti dei consumatori e per offrire un piano di comunicazione più trasparente.

La pubblicità di Necta Maestro (img. sotto), uno dei più innovativi e tecnologici distributori automatici bevande disponibili sul mercato. Dal suo ampio touch screen permette di personalizzare le bevande calde, con la possibilità di consultare informazioni nutrizionali e cercare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

distributore automatico bevande maestro

I trend del futuro: negozi automatici, pagamenti cashless e app.

L’industria del vending ha ormai convinto il pubblico italiano e continua a crescere. Abbiamo visto ormai moltiplicarsi i negozi automatici nelle nostre città (scopri qui come aprirne uno!), ma l’evoluzione non si ferma.
I distributori automatici si stanno adeguando anche all’era digitale, come dimostrano le vending machine di nuova generazione che integrano sistemi di pagamento cashless e le prime app per distributori automatici, come Breasy, l’app di Newis (reparto digitale di Evoca Group) con cui selezionare, personalizzare e pagare il proprio ordine nella vending senza nemmeno dover toccare il distributore.
Ci sono diversi scenari per lo sviluppo del futuro del settore vending, ma Torino Vending è incluso in ognuno di essi! Scopri il mondo del vending con un partner esperto ed entusiasta, contattaci!

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